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Il Foro Romano - Storia e Monumenti
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| Il Foro Romano: il luogo deserto più accalcato del mondo. |
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Presentando nel 1982 una ripubblicazione del libro di Hülsen, Filippo Coarelli scrisse: "Ripubblicare, a distanza di quasi ottanta anni dalla sua prima uscita, un libro sul Foro Romano potrebbe apparire impresa inutile, se non addirittura dannosa. Un periodo così lungo non dovrebbe essere trascorso senza portare sostanziali progressi perfino in un campo di studi come la topografia di Roma antica, che certo non rappresenta il settore di punta nell’ambito delle scienze dell’antichità. Che non sia questo il caso invece chiunque dovrà convenire a lettura ultimata del presente libretto. E i motivi ne sono sostanzialmente due: la conclusione delle grandi campagne di scavo nel Foro dopo i primi anni del ’900 e la parallela decadenza degli studi di topografia romana nei decenni compresi tra le due guerri mondiali. Ne deriva che l’interpretazione storico-archeologica del Foro Romano oggi è sostanzialmente la stessa di quella dell’inizio del secolo..." Per la mia parte, essendo né archeologo né perito
dell’antichità romana, aggiungerei soltanto che il gentile lettore,
volendo seguire sul posto i passi del nostro autore, non lo potrà: sotto la
pressione dei milioni di visitatori odierni, le autorità hanno impedito
l’accesso a moltissime aree del Foro, a tal punto che la maggior parte ne
sia diventata inaccessibile a noi laici, canalizzati nella Sacra Via fra delle
tristi barriere metalliche. (Lo chiamano "ridare la Via Sacra al popolo", ma
questo è un altro discorso.)
Passiamo quindi al testo del Hülsen: Indice |